LA GUARDIANA DELLE ACQUE – LAURA RAMBELLI

//LA GUARDIANA DELLE ACQUE – LAURA RAMBELLI

LA GUARDIANA DELLE ACQUE – LAURA RAMBELLI

Luogo: Parco Golfera, Lugo

Anno: 2018

L’artista Laura Rambelli rappresenta il serpente nella sua forma sinuosa con dei fiori di loto secchi di terracotta, che escono da steli di ferro immersi nel lago. L’artista ha scelto la forma dei fiori secchi del loto perché la attrae esteticamente ma anche perché il fatto che siano rappresentati nella loro forma secca ricorda il momento che simbolicamente precede la “rinascita” nel ciclo della Vita. L’artista ha lavorato sul tema del serpente legato all’archetipo del femminile, rappresentato nella forma strisciante e formato da tanti cerchi in legno ricavati da alberi già tagliati del Podere e posizionati a terra a tappeto, partendo dall’ingresso.

Il serpente cambiando la sua muta ricorda il perpetuo ritorno, la rigenerazione che compie Madre Terra nel ciclo Vita/Morte/Rinascita. Dagli albori del tempo e in ogni Tradizione, il Serpente è sempre stato considerato con grande rispetto e venerato come divinità, per le sue doti sciamaniche di animale di potere e sacro rappresentante dell’energia di trasmutazione e guarigione, protettore della fertilità e delle acque, guardiano di tesori.

“Il serpente con movenze sinuose emerge dalle profondità terrestri, sorgendo dagli oscuri anfratti nascosti e protetti. Animale ctonio e misterioso, depositato di un immenso potere primordiale, custode di energia pulsante, evoca la spirale, la linea e il cerchio e per questo rappresenta il ciclo di vita-morte-rinascita, il perpetuo ritorno, la rigenerazione, E’ simbolo del visibile (quando striscia) e dell’invisibile (quando si mimetizza in mezzo alla natura)… il Serpente ama celarsi nel tepore del profondo ventre della Grande Madre, luogo primigenio in cui tutti i segreti sono conservati con cura, e le antiche energie terrestri scorrono e si concentrano. Di queste energie il Serpente è il figlio e simbolo antichissimo, legato ai movimenti del sottosuolo, ai moti nascosti che danno origine al mutamento interno, al potere della trasformazione lenta o repentina; profonda e cullante come lo scorrere di un fiume o tremenda e irrompente come un terremoto. Il suo letargo stagionale e, soprattutto, la sua muta, rappresentano il perenne Ciclo della Grande Madre, che mostra a coloro che la vogliono ascoltare come la Vita si trasformi lentamente in Morte, e la Morte in nuova Vita; ma il Serpente simbolizza particolarmente il passaggio che unisce la Morte alla Rigenerazione, il sonno al risveglio, ovvero il cambio di pelle: vita, morte, rinascita.”

Al Parco Golfera, Il Serpente, nella sua forma sinuosa e con le sembianze dei fiori secchi di loto in ceramica su steli di acciaio, si immerge nel “Lago”…

  • fiori secchi in ceramica, perché testimoni della natura, al di la della vita, nel momento che ricorda simbolicamente l’attimo che precede la “rinascita” nel ciclo “dell’essere”…
  • su steli d’acciaio, che evocano la caparbia ricerca della vita, in un percorso emozionale che dalla coda alla testa del serpente, li vede tingersi dei “colori dell’anima”, le sette tonalità dell’iride, dal rosso “la madre terra” al violetto “la spiritualità e trascendenza”…
  • immerso nel Lago perché contenitore di acque immoboli “tumultuose energie domate” dove Lei “La Guardiana delle Acque”, con sinuosità, regala fluidità e armonia.

Al Parco Golfera, nelle notti d’estate, arrivano anche le lucciole, misteriose, evanescenti, intriganti, simbolo di contatto tra il mondo reale e quello dei sogni, portatrici di mistero come magiche messaggere dell’inconscio.

La Guardiana delle Acque e le Lucciole in un omaggio alle Stelle. Natura, Vita, Morte e Rinascita, Tempo, Sogno e Realtà… misteri dell’universo.

Website: https://www.laurarambelli.com/

By | 2021-07-16T11:16:30+00:00 luglio 16th, 2021|Terrena edizione 2018|0 Comments

About the Author:

Leave A Comment